Album: Strade Di Citta'Ti Sto ParlandoProva questa volta ad ascoltare, ti do un battito giusto per poterlo poterlo fare, ti
do mille ragioni per sforzarti di capire, ma se ti tiri indietro, dimmi, cosa ti
dovrei dire? Guarda, senti, lascia stare, resta pure lì seduto se quello che dico ti
fa tornare su quello che hai bevuto, se quello che passa di qua dice :"ma che suono
osceno!", di certo non mi freno tantomeno tremo tremo, ma sereno continuo, spingo la
voce all’estremo, scuoto la base per farti capire che posso, volendo, colpirti in
pieno, perciò attento al mio intervento lascia cadere i tuoi monu-mentali e prepara
la testa all’apprendimento fino a che balli rimuovi tutti i tuoi preconcetti,
ascolta la voce veloce di questo mangia spaghetti, ti sto parlando si, attento, ti
sto parlando e mentre tu stai ascoltando già qualcuno si sta preparando a criticare
tutto tutto tutto tutto quello che dico e che faccio, stupidi stupidi piccoli
piccoli succhiatori di ca...ramelle. Di chi é che ha detto che per essere
considerato debba essere socialmente impegnato, politicizzato, la voce deve essere
libera, a patto che sia comunicativa, mossa con abilità da una mente positiva, ciò
vuol dire sapere ascoltare con elasticità, anche se quello che parla presenta, si,
molte diversità. Per te che ascolti, e ancora ancora ti chiedi dov’é la direzione
giusta verso la quale muovere i tuoi piedi, sei anche tu come quelli che tengono
solo al loro piccolo mondo e si tappano gli occhi ignorando tutto quello che gli sta
attorno, se non hai intenzione di metterti in coda al botteghino di chi ruba ideali e
poi li vende come una moda, ti dico, per una volta, più di tanto non può costare,
prova questa volta ad ascoltare.
Prova questa volta ad ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!! Prova
questa volta ad ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!! Prova questa
volta ad ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!! Prova questa volta
ad ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!!
Botta, botta risposta adesso mi metto in gioco, e lo so che siamo noi la posta in
palio, supero supero ancora la velocità che mi é consentita, do ancora una botta
alla gabbia che intorno mi é stata costruita da questa città, ogni giorno più
stretta, che ti blocca ti blocca il cervello ma che ti fa camminare in fretta,
rifiuto di essere anch’io una di quelle tante facce stanche che hanno chiuso il
cuore nella loro 24 ore, sorrido vedendo ciò che si stanno perdendo, anche dove non
mi é concesso il mio spazio mi prendo in questa scatola di cemento che si sta
stringendo, vivendo. a mio modo vivendo, stringendo. Il mio sentimento, quella
scossa vitale che dirige ogni mio movimento tento di darla anche a te in modo
veloce, o lento, ma dimmi di che dico dai che ti sta provocando l’impulso di
muoverti adesso (...OH...!) é giusto questo? (...SI!...) capisci svelto? (...MI!...)
Una parola ti basta per essere meno chiuso in te stesso? (...BHO!...) Butta, butta
alle spalle tutto quello che ti fa male, scavati, scavati dentro trova la tu anima
tribale, lo so, lo puoi, lo devi fare perché quello che fa muovere me può far
muovere anche te, e se siamo ancora distanti la distanza si può accorciare, se provi
questa volta ad ascoltare.
Prova questa volta ad ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!! Prova
questa volta ad ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!! Prova questa
volta ad ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!! Prova questa volta
ad ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!!
A patto che il battito batta la mia voce sempre é presente, lascio decidere a te se
sia noiosa o divertente più o meno di musica vuota che non ti impegni la testa, non
prendersi in giro cercando, cercando la giusta festa, io questi problemi non ho,
anche se la festa non c’é, il trucco é che porto la festa, la festa dentro di me,
dritto per la mia strada, di quello che faccio sono sicuro, lo dico in un microfono,
qualcuno lo scrive su un muro, non basta sapere di essere al mondo per essere vivi ci
vuole l’impegno per vivere prova l’ingegno per lasciare un segno di te, un segno che
dica che esisti, un segno che sia profondo, abbracciato con forza e con rabbia in
questo casino di mondo, ma ogni giorno vedo gente che al suo sogno ha rinunciato, io
spero che il mio sogno non vada, non vada sprecato, e posso continuare a sperare se
provate questa volta ad ascoltare.