Album: Il cappello ha tre punte (2004)La Profezia
Nel mio campo c'è un albero strano e pende da un ramo che sembra una mano il frutto del bene e del male.
Le cicogne portano i bambini e sui camini il fumo è sempre chiaro, sembra strano ma è così.
Più lontano c'è un castello, è fatto di blocchi di pietra e regge con l'edera sulle pareti, le cicogne non ci vanno mai e nei granai il fumo fu una volta quando il fuoco li bruciò.
Nel castello c'è un signore e una donna porta in grembo il figlio suo ma è rinchiusa in una torre, così egli volle "che il nascituro muoia!" sembra strano ma è così.
Quella dama dice all'uomo che il figlio è già nato e lei di nascosto lo avrebbe allattato ma egli fede non le presta "dalla finestra di certo hai gettato il bambino già morto, lo so.
Sulla torre c'è una finestra, si affaccia a strapiombo sul mare, neanche una volpe potrebbe scappare.
Ma la donna allatta bene "Se ne conviene che il figlio lo tiene celato al sicuro" ma...
Da una crepa, nella stanza, un topo più grigio del mare d'inverno sicuro passò.
È svelato il suo mistero, non sembra vero, la donna allattava la bestia che poi se ne andò.
Il signore sale per le scale, il pugnale stringe pieno d'odio.
La dama aspetta l'animale, con la bocca avida verrà.
Nella stanza quella donna trema, passi che risuonano nell'aria, luce che filtra sotto l'uscio "è la fiaccola che acceso avrà."
Entra, punta il dito, grida: "strega! Tu, che conosci quella profezia, vuoi che ti spacchi il cuore? e sia! Muoia colui che il trono mio vorrà."
Quell'uomo pazzo d'odio e di paura di chi è alle spalle cura non si prende, la bestia esce dalle mura, lo sorprende, salva la madre dall'infamia.
Il ratto cade coll'uomo nello strapiombo sul mare che riceve per dono un altro corpo di già.
Nel mio campo c'è un albero strano e pende da un ramo che sembra una mano il frutto del bene e del male.
Le cicogne portano i bambini e sui camini il fumo è sempre chiaro, sembra strano ma è così.