Album: L'Uomo Occidentale
Love Me - Ghost Track
Treat me like a fool,
Treat me mean and cruel,
But love me.
Wring my faithful heart,
Tear it all apart,
please love me.
If you ever go,
Darling, I'll be oh so lonely
I'll be sad and blue,
Crying over you,
please love me.
I would beg and steal
Just to feel your heart
Beatin' close to mine
If you ever go,
Darling, I'll be oh so lonely
I'll be sad and blue,
Crying over you, please love me.
I would beg and steal
Just to feel your heart
Beatin' close to mine
If you ever go,
Darling, I'll be oh so lonely
Beggin' on my knees,
All I ask is please, please love me
Oh yeah
GHOST TRACK - MARZO 1821 (A. Manzoni)
ALLA ILLUSTRE MEMORIA DI TEODORO KOERNER
POETA E SOLDATO DELLA INDIPENDENZA GERMANICA
MORTO SUL CAMPO DI LISSA IL GIORNO XVIII D’OTTOBRE MDCCCXIII
NOME CARO A TUTTI I POPOLI CHE COMBATTNO PER DIFENDERE
O PER CONQUISTARE UNA PATRIA
O compagni sul letto di morte
o fratelli sul libero suol
L’han giurato: li ho visti in Pontida
convenuti dal monte e dal piano
L’han giurato: e si strinser la mano
cittadini di venti città
L’han giurato: altri forti a quel giuro
rispondean da fraterne contrade,
affilando nell’ombra le spade
che or levate scintillano al sol.
Già le destre hanno strette le destre;
già le sacre parole son porte;
o compagni sul letto di morte,
o fratelli su libero suol.
Soffermati sull’arida sponda
vòlti i guardi al varcato Ticino,
tutti assorti nel novo destino,
certi in cor dell’antica virtù,
Han giurato: non fia che quest’onda
scorra più tra due rive straniere;
non fia loco ove sorgan barriere
tra l’Italia e l’Italia, mai più!
O stranieri, nel proprio retaggio
torna Italia e il suo suolo riprende;
o stranieri, strappate le tende
da una terra che madre non v’è.
Non vedete che tutta si scote,
dal Cenisio alla balza di Scilla?
non vedete che infida vacilla
sotto il peso de’ barbari piè?
Cara Italia! dovunque il dolente
grido uscì del tuo lungo servaggio;
dove ancor dell’umano lignaggio
ogni speme deserta non è:
Dove già libertade è fiorita.
Dove ancor nel segreto matura,
dove ha lacrime un’alta sventura,
non c’è cor chenon batta per te.
Quante volte sull’alpe spïasti
l’apparir d’un amico stendardo!
quante intendesti lo sguardo
ne’ deserti del duplice mar!
Ecco alfin dal tuo seno sboccati,
stretti intorno ai tuoi santi colori,
forti, armati dei propri dolori,
i tuoi figli son sorti a pugnar.
Oh giornate del nostro riscatto!
nel furor delle menti segrete:
per l’Italia si pugna, vincete!
il suo fato sui brandi vi sta.
Già le destre hanno strette le destre;
già le sacre parole son porte;
o compagni sul letto di morte,
o fratelli su libero suol.
L’han giurato: li ho visti in Pontida
convenuti dal monte e dal piano
L’han giurato: e si strinser la mano
cittadini di venti città
Già le destre hanno strette le destre;
già le sacre parole son porte;
o compagni sul letto di morte,
o fratelli su libero suol.
O compagni sul letto di morte
o fratelli sul libero suol
O compagni sul letto di morte
o fratelli sul libero suol