Album: Anima latina
Macchina del tempo
E quando quel suo pianto,
patetica risposta al mio no
divenne un loden verde
che in un angolo di strada cancellò,
soffocai la mia sensibilità
dietro la statua della libertà.E quella statua un nome ed occhi verdi
aveva già
e una cerniera lentamente rimossa a metà.
Femmina rossa cosa vuoi? "Mio per sempre".
E fu la morte anche per lei.E purtroppo perdo anche te,
se tu confondi i mondi: amore e proprietà.
Tu perdi me.
E ancor più solo, senza loro e te,
io disperato con un mantello alato sopra
un monte corro
e a braccia aperte e ad occhi chiusi
gettandomi,
come posso, mi soccorro.
Vedrò fra il grano i fiordalisi;
uscir dall'acqua i risi.
D'amore la terra è pregna,
anche se gramigna nel seme, il seme ha
dell'esclusività.E certamente parleranno di sindrome
depressiva
o più semplicemente diranno che è morto
un altro matto.
Ma io avrò cercato solamente altrove
quel contatto
che qui non trovo, che qui non ho...
Macchina del tempo tu perdi i pezzi e
non lo sai.I pazzi sono i saggi e viceversa ormai.Io so che incertezza uccide ogni ebrezza
che nasce in noi.
Il senso della vita, confuso ed umiliato,
si è perso oramai.
Tra i fili di un tessuto di riti e paure,
di rabbie e di preghiere.
Siamo, siamo, siamo, siamo vivi e dobbiamo
restarlo perchè:
programmare una vita in un giorno
vuol dire morire
quel giorno con te.
Ed io voglio
mai perdere nessuno e nessuno che perda mai me.