Album: In differenze
Una Stagione All'inferno
Testo: S. Parigi/Kaballà
Musica: S. Parigi
I sassi, la carne e noi
i denti masticano vita,
e il flauto inganna
la pace che si vergogna,
di noi cannibali di anime.
Saliva che annaffia il senso
e sesso ruffiano di
natura che richiede carne sacrificale,
il male non arriva da destra o dagli altri
è rituale,
è nota tenuta a mente dalle puttane indegne.
Sta tra la pelle e l'osso,
dentro di me nascosto
nel danno e nel bisogno,
nella scadenza ingiusta
di ogni corpo.
Forse l'inferno è questo
è qui la pena dei dannati,
in questo errato mondo
angeli siamo incatenati
nel disonore e pianto…
Stagione all'inferno
e in me sorelle avrò,
vergini ombre.
Sordi tamburi che fuori di mechiamano guerre;
fiori, gioielli e sangue,
reliquie di sante in cattedrali,
dove risuona a ruota
il riso dell'idiota.
E dalle stelle al fondo,
dentro il più bel ricordo
stà l'illusione ingiusta
di ogni sogno.