Album: Non Dvcor, Dvco (2003)Non Dvcor, Dvco
Marcio da solo
Perchè d'altro uomo passi
Non seguo,
Ma guardo lontano:
Oltre il muro che
È il falso limite del vero.
Attraggo corpi le cui menti
Son sole nel liberalismo mero.
Come me: individui assoluti
Che gridano: "Vincere!"
Uniamoci! Sognatori
Dal superbo spirito altero.
Avanziamo! Noi:
Orgogli uniti dal filo spinato!
Legione dove ogniun
Di sè è il più fiero!
"NON DVCOR, DVCO!"
Griderà il condottiero,
Che non è uno e non è più solo!
Ora, uniti, l'ordine diventa:
"Avanti di vada!"
Spiriti arditi coesi dal miracolo
D'un sogno leso.
Capitano è
Chi agisce insieme col pensiero.
Combattere! Il vento s'è alzato,
Lo scontro è iniziato!
Legione dove ogniun
Tien alto il ferro!
"NON DVCOR, DVCO!"
Grideran i condottieri:
"Eia, carne del Carnaro, Alalà!"
Sfondate
I limiti del debole nell'osare!
Celebrata è la cerimonia
Solenne della "Santa Entrata".
"Hic manebimus optime", il motto
Fa paura a chi è stato fermo.
Né più fedele sarà l'uomo forte
Prima incatenato.
Legion dove ogniun
Insorge e risorge.
"NON DVCOR, DVCO!"
Grideran i condottieri:
"Morir ma non rinunziare!"
"Tutto fu ambito
E tutto fu tentato.
Ah perchè non è infinito
Come il desiderio, il potere
Umano?"
Così è finito
Il sogno fiumano.
"NON DVCOR, DVCO!"
Gridiamo ancora Noi,
Per ricordare e per agire!
(... Dedicato all'impresa di Fiume)